giovedì 18 agosto 2011

La Val Calcino, di Carlo Bazan

Val Calcino, localizzazione geografica:

Stato: Italia, Regione: Veneto, Provincia: Belluno,  Comune: Alano di Piave, Gruppo montuoso: Monte Grappa.

Cartografia: “Il massiccio del Grappa carta dei sentieri 1:30.000 edizione Comunità montane del Grappa, Brenta, Feltrina 

La Val Calcino, percorsa dal torrente omonimo è situata nella parte orientale del  Massiccio del Grappa.

Si incunea profonda fra i Monti Spinoncia, Zoc, Madal e i dirupi che scendono dai pascoli di Valderoa, Tas o Sas e del Colle Fornel.
La Val Calcino, che sarebbe meglio definire canyon, vista l’asprezza del suo tracciato e la impercorribilità di alcuni tratti (se non con attrezzatura alpinisitica) è da sempre nominata dai loca­li, principalmente riferendosi al tratto centrale,  "Mondo strett"
Il toponimo è perfettamente azzeccato. Infatti percorrendola, in alcuni tratti si trovano dei passaggi scavati dall’acqua nella viva roccia, dove si passa con difficoltà tanto il canyon si restringe.


Per avere una idea di cosa sia il  “Mondo Strett”, basta recarsi al “Pont de la Stua”, raggiungibile dalla Piazza di Colmirano percorrendo una stradina stretta di circa 2,5 km. (Via Monte Valderoa), all’inizio asfaltata, poi sterrata. 
E’ percorribile con una piccola auto, ma al "Pont de la Stua" non vi sono posteggi, se non invadendo le proprietà private.
Dal  “Pont de la Stua”, (Capitello votivo), risalire per la stradina a sinistra che porta in pochi minuti all’ex  “Albergo Brusà”, (ora casa ristrutturata e proprietà privata).
Attraversare il prato e tenendo il torrente a sin. risalire la valle lungo un sentierino che porta fino a una presa dell'acquedot­to. Ci si rende subito conto dell’asprezza del luogo, poco più avanti si iniziano a trovare le prime difficoltà che impediscono il proseguimento al normale escursionista.
La Val Calcino dal 2003 è oggetto di ricerche da parte dell’Università di Padova in quanto presenta sedimenti risalenti in un tempo compreso fra 41 e 36 milioni di anni fa.
Per maggiori informazioni leggere il post dedicato.

http://valcalcino.blogspot.com/2011/08/sulle-rocce-del-calcino-e-scritto-il.html

Carlo Bazan © 2011

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6 commenti:

  1. Deve essere un posto fantastico per gli amanti della natura selvaggia.
    Complimenti mi hai fatto conoscere un luogo che non sapevo neanche esistesse.

    Laura di Venezia

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  2. Ciao Laura, la Val Calcino è davvero un posto magico e merita una visita, vai al Pont de la Stua, e risali il torrente, vedrai che posti! Selvaggi e talvolta impraticabili.

    Carlo Bazan

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  3. un posto denso di storia e che amo molto, purtroppo faccio fatica a tornarci volentieri a causa di un´invasione di zecche negli ultimi anni. disgustoso.

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  4. E' un po di tempo che non mi addentro più nella valle.
    Nell'autunno 2012 avevo percorso, partendo dal Pont de la Stua, un breve tratto iniziale, ma non avevo trovato nulla di particolare.
    Se ora le zecche si sono "infilate anche il quel canyon è proprio la fine.
    Le nostre prealpi sono ormai invase da questi acari e molte zone sono ormai "off limits". La montagna è stata completamente abbandonata e questa è solo una delle conseguenze. Bisognerebbe trovare una soluzione ecologica per sterminarle.
    Peccato, la Val Calcino d'estate era un bellissimo posto selvaggio dove stare un poco tranquilli.

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  5. ma sicuramente il posto lo é ancora, selvaggio e tranquillo, bellissimo. peró...bisogna stare attenti soprattutto in certi periodi. soluzione ecologica per sterminarle...magari....mi chiedo da anni quale possa essere e se la provincia non stia pensando a qualcosa. ma dubito !

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  6. Il capitello al Pont de la Stua è un inquietante perfetto simbolo massonico in tre dimensioni.
    Tra l'altro, se non sbaglio, mi pare sia sconsacrato come testimonianza religiosa.

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